DELIRIO FERRARI A BUDAPEST - LA ROSSA PRIMA E SECONDA LA MERCEDES DI BOTTAS TERZA
30-07-2017 18:23 - News Generiche
VETTEL BUDAPEST UNGHERIA GP F1
Era nell´aria fin dopo le qualifiche, ma nessuna immaginava questa splendida doppietta, maturata al termine di una gara un po´ noiosa in pista ma tesissima dal punto di vista dei nervi e degli equilibri tra i piloti, la Ferrari risponde alla Mercedes inviando un messaggio chiaro: "Combatteremo fino alla fine".
Come si diceva la gara non ha offerto molti spunti di cronaca. Di fatto si è chiusa alla partenza. Che, per i ferraristi, è stata perfetta: non solo tecnicamente, ma anche strategicamente, con Raikkonen che ha chiuso la strada a chiunque da dietro potesse infastidire Vettel (leader mondiale, oggi a +14 rispetto ad Hamilton), e con il tedesco a guadagnare quel tanto di margine che gli potesse garantire due ore di serenità relativa, lì davanti. Il resto è stato una processione verso la bandiera a scacchi.
UN QUASI RAGGIANTE MARCHIONNE DICE ´´E´ LA FERRARI CHE VOGLIO´´
Una processione in realtà più turbolenta di quanto non si possa immaginare: Vettel ha infatti dovuto guidare per tutti e 70 i giri evitando i cordoli per via di un problema allo sterzo ("che tirava verso sinistra", ha spiegato via radio ai suoi ingegneri), e forse non sarebbe finita così se alle sue spalle Raikkonen, molto più veloce di lui, non lo avesse difeso dalle aggressioni prima di Valtteri Bottas e poi di Lewis Hamilton le cui Mercedes, nella seconda parte della gara, andavano decisamente più forte.
Alla fine si può dire che è stata la gara degli ordini di scuderia. Quello della Mercedes, che ha costretto Bottas a lasciar passare Hamilton per dare modo all´inglese di provarle tutte per arrivare almeno secondo e limitare dunque i danni in classifica generale; e quello della Ferrari che ha impedito a Raikkonen di sorpassare Vettel (poteva farlo comodamente rimanendo fuori un paio di giri in più con le gomme rosse, quelle più veloci).
Entrambi i secondi piloti, da dire, in scadenza di contratto, sono stati ligi al loro dovere. Ed entrambi sono stati ripagati. Bottas si è visto restituire da Hamilton la posizione, è successo proprio negli ultimi metri, quando l´inglese ha capito che non ce n´era, e che avrebbe potuto provare qualsiasi mossa ma Raikkonen, lì davanti a lui, era un muro. E Raikkonen - invero più riottoso di Bottas ad accettare il diktat del team - ha ricevuto di persona i complimenti di Sergio Marchionne, "una felicità enorme", accorso proprio questa mattina nel paddock ungherese. In fase di trattativa per i rinnovi dei contratti (entrambi in scadenza) una simile dimostrazione di attaccamento all´azienda era proprio quello che ci voleva.
ordine d´arrivo del Gran Premio di Ungheria
1. Sebastian Vettel (Ger) Ferrari 1h39´46"713 alla media di 184,386 Km/h
2. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari a 0"908
3. Valterri Bottas (Fin) Mercedes 12"462
4. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes 12"885
5. Max Verstappen (Ned) Red Bull 13"276
6. Fernando Alonso (Esp) McLaren Honda 1´11"223
7. Carlos Sainz (Esp) Toro Rosso 1 giro
8. Sergio Perez (Mex) Force India Mercedes 1 giro
9. Esteban Ocon (Fra) Force India Mercedes 1 giro
10. Stoffel Vandoorne (Bel) McLaren Honda 1 giro
11. Daniil Kvyat (Rus) Toro Rosso 1 giro
12. Jolyon Palmer (Gbr) Renault 1 giro
13. Kevin Magnussen (Den) Haas Ferrari 1 giro
14. Lance Stroll (Can) Williams Mercedes 1
giro
15. Pascal Wehrlein (Ger) Sauber Ferrari 2 giri
16. Marcus Ericsson (Swe) Sauber Ferrari 2 giri
17. Nico Hulkenberg (Ger) Renault DNF
Giro più veloce: (69°) Alonso in 1´20"182 a 196,697 Km/h