SEBASTIEN BUEMI Il volto, relativamente, nuovo della FORMULA 1
• Il contratto sottoscritto con la scuderia di Formula 1 Toro Rosso proietta il pilota svizzero Sebastien Buemi nel campionato motoristico piu prestigioso del mondo.
Intervistato da noi si è detto pronto ad affrontare la sfida.
• A soli 20 anni ho sfidato campioni del calibro di Lewis Hammilton, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Sebastien Vettel sui circuiti del mondo intero. Sono stato collaudatore per il team Red Bull nel 2008 e la scorsa stagione ho concluso il campionato minore GP2 in sesta posizione. I tempi sensazionali fatti segnare nei test invernali hanno convinto la Toro Rosso a selezionarlo quale pilota ufficiale per la stagione 2009 della formula regina. Per la scuderia di Faenza quella appena conclusa è stata la migliore stagione da sempre con la prima vittoria in assoluto ottenuta dal giovane Vettel al Gran Premio di Monza.
• Che cosa provi all´idea di correre per un team di successo come Toro Rosso?•
E´ semplicemente fantastico e mi auguro di continuare una grande stagione. Detto questo devo rimanere con i piedi per terra: viste anche le nuove regole, il campionato si prospetta davvero difficile. La monoposto è completamente diversa. La Tre Bull Technology ha saputo approntare una vettura all´altezza e la scuderia continua a massimizzare il suo potenziale. I miei rapporti con il team sono ottimi e mi auguro che restino cosi.
• Che cosa ha fatto pendere l´ago della bilancia a tuo favore?• Innanzitutto faccio parte del Red Bull Junior Team e la scuderia Toro Rosso è stata creata proprio per offrire ai giovani piloti come me l´opportunità di affacciarsi nel mondo della Formula 1. Credo che la regolarità dimostrata e i buoni risultato ottenuti per il Junior Team così come i test effettuati di recente abbiano indotto Toro Rosso a prendere seriamente in considerazione il mio curriculum.
• Durante i test delle scorse settimana sei sempre stato il più veloce o tra i più veloci. Come spieghi i tuoi tempi considerato che correvi con piloti più esperti di te?
• Al riguardo è bene ricordare che è estremamente difficile analizzare i risultati emersi dai test invernali. Alcune scuderie, infatti, hanno testato monoposto già conformi al regolamento tecnico del 2009, regolamento che ad esempio limita il carico aerodinamico e, di conseguenza, riduce la velocità della vettura. Altre scuderie, tra cui la nostra, hanno invece corso con le monoposto della scorsa stagione e ciò spiega perche siamo stati più veloci e regolari. L´incognita è quanta velocità perderemo l´ânno prossimo quando entreranno in vigore le nuove regole.
Alcune di queste regole sono state introdotte dalla Federazione internazionale dell´automobile per limitare la crescita esponenziale dei costi e ridurre l´impatto della tecnologia sulle competizioni automobilistiche. Che opinione hai sul nuovo regolamento?•
Se penso ad esempio alla reintroduzione delle gomme slick, personalmente non potrà che avvantaggiarmi. Nella categoria GP2 dove correvo, infatti, le slick sono in uso da oltre due anni. D´altro canto, le misure di abbattimento dei costi indurranno le scuderie ad effettuare meno test, di conseguenza i piloti debuttanti avranno minori opportunità di farsi le ossa in pista e maggiori pressioni il venerdì prima di un Gran Premio. Per i giovani piloti sarà indubbiamente molto più difficile riuscire ad andare veloce, ma alla fin fine le condizioni saranno le stesse per tutti. Se ci si concentra sul proprio lavoro e se si è sufficientemente svegli, durante il fine settimana di gara la velocità verrà da se.•
Le corse automobilistiche sono vietate in Svizzera. Questo ha reso più difficile il tuo ingresso nella Formula 1?•
All´inizio, quando ancora correvo in kart, è stata abbastanza dura perché non avevo alcun supporto. Ma ben presto mi sono trasferito all´estero per gareggiare nei campionato di alto livello. Quando sono approdato alla Formula BMW, la Red Bull mi ha immediatamente preso sotto la sua ala protettrice ed è rimasta al mio fianco durante tutta la mia carriera. La decisione di supportarmi non è dipesa di certo dalla mia nazionalità: l´unico aspetto che interessava al mio sponsor era quanto veloce potevo guidare in pista.•
Adesso che hai raggiunto la Formula 1 hai ancora un sogno nel cassetto?•
Quando si partecipa a una corsa automobilistica, soprattutto di Formula 1, l´obiettivo è vincere, lottare per salire sul gradino più alto del podio. Ma se non si riesce a centrare la vittoria con il team per il quale si corre, allora occorre prendere in considerazione l´idea di cambiare scuderia. Al momento, solo due scuderie sono in grado di aggiudicarsi il campionato: la Ferrari e la McLaren. Gareggiare per il cavallino rampante o la freccia d´argento e lottare per diventare campione del mondo, questo sì che è un sogno. Per il momento, tuttavia, devo dimostrare di meritare il posto in Formula 1 e ripagare il team della fiducia che ha riposto in me.
scritto da lionella bernasocchi
Intervistato da noi si è detto pronto ad affrontare la sfida.
• A soli 20 anni ho sfidato campioni del calibro di Lewis Hammilton, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Sebastien Vettel sui circuiti del mondo intero. Sono stato collaudatore per il team Red Bull nel 2008 e la scorsa stagione ho concluso il campionato minore GP2 in sesta posizione. I tempi sensazionali fatti segnare nei test invernali hanno convinto la Toro Rosso a selezionarlo quale pilota ufficiale per la stagione 2009 della formula regina. Per la scuderia di Faenza quella appena conclusa è stata la migliore stagione da sempre con la prima vittoria in assoluto ottenuta dal giovane Vettel al Gran Premio di Monza.
• Che cosa provi all´idea di correre per un team di successo come Toro Rosso?•
E´ semplicemente fantastico e mi auguro di continuare una grande stagione. Detto questo devo rimanere con i piedi per terra: viste anche le nuove regole, il campionato si prospetta davvero difficile. La monoposto è completamente diversa. La Tre Bull Technology ha saputo approntare una vettura all´altezza e la scuderia continua a massimizzare il suo potenziale. I miei rapporti con il team sono ottimi e mi auguro che restino cosi.
• Che cosa ha fatto pendere l´ago della bilancia a tuo favore?• Innanzitutto faccio parte del Red Bull Junior Team e la scuderia Toro Rosso è stata creata proprio per offrire ai giovani piloti come me l´opportunità di affacciarsi nel mondo della Formula 1. Credo che la regolarità dimostrata e i buoni risultato ottenuti per il Junior Team così come i test effettuati di recente abbiano indotto Toro Rosso a prendere seriamente in considerazione il mio curriculum.
• Durante i test delle scorse settimana sei sempre stato il più veloce o tra i più veloci. Come spieghi i tuoi tempi considerato che correvi con piloti più esperti di te?
• Al riguardo è bene ricordare che è estremamente difficile analizzare i risultati emersi dai test invernali. Alcune scuderie, infatti, hanno testato monoposto già conformi al regolamento tecnico del 2009, regolamento che ad esempio limita il carico aerodinamico e, di conseguenza, riduce la velocità della vettura. Altre scuderie, tra cui la nostra, hanno invece corso con le monoposto della scorsa stagione e ciò spiega perche siamo stati più veloci e regolari. L´incognita è quanta velocità perderemo l´ânno prossimo quando entreranno in vigore le nuove regole.
Alcune di queste regole sono state introdotte dalla Federazione internazionale dell´automobile per limitare la crescita esponenziale dei costi e ridurre l´impatto della tecnologia sulle competizioni automobilistiche. Che opinione hai sul nuovo regolamento?•
Se penso ad esempio alla reintroduzione delle gomme slick, personalmente non potrà che avvantaggiarmi. Nella categoria GP2 dove correvo, infatti, le slick sono in uso da oltre due anni. D´altro canto, le misure di abbattimento dei costi indurranno le scuderie ad effettuare meno test, di conseguenza i piloti debuttanti avranno minori opportunità di farsi le ossa in pista e maggiori pressioni il venerdì prima di un Gran Premio. Per i giovani piloti sarà indubbiamente molto più difficile riuscire ad andare veloce, ma alla fin fine le condizioni saranno le stesse per tutti. Se ci si concentra sul proprio lavoro e se si è sufficientemente svegli, durante il fine settimana di gara la velocità verrà da se.•
Le corse automobilistiche sono vietate in Svizzera. Questo ha reso più difficile il tuo ingresso nella Formula 1?•
All´inizio, quando ancora correvo in kart, è stata abbastanza dura perché non avevo alcun supporto. Ma ben presto mi sono trasferito all´estero per gareggiare nei campionato di alto livello. Quando sono approdato alla Formula BMW, la Red Bull mi ha immediatamente preso sotto la sua ala protettrice ed è rimasta al mio fianco durante tutta la mia carriera. La decisione di supportarmi non è dipesa di certo dalla mia nazionalità: l´unico aspetto che interessava al mio sponsor era quanto veloce potevo guidare in pista.•
Adesso che hai raggiunto la Formula 1 hai ancora un sogno nel cassetto?•
Quando si partecipa a una corsa automobilistica, soprattutto di Formula 1, l´obiettivo è vincere, lottare per salire sul gradino più alto del podio. Ma se non si riesce a centrare la vittoria con il team per il quale si corre, allora occorre prendere in considerazione l´idea di cambiare scuderia. Al momento, solo due scuderie sono in grado di aggiudicarsi il campionato: la Ferrari e la McLaren. Gareggiare per il cavallino rampante o la freccia d´argento e lottare per diventare campione del mondo, questo sì che è un sogno. Per il momento, tuttavia, devo dimostrare di meritare il posto in Formula 1 e ripagare il team della fiducia che ha riposto in me.
scritto da lionella bernasocchi