F1 - GP DEL MESSICO VINCE UN SORPRENDENTE E CORIACEO MAX SU LEWIS
08-11-2021 10:21 - News Generiche
Terzo il messicano Perez, quarto Gasly su AlphaTauri. Quinta la Ferrari di Leclerc e sesto il compagno di squadra Sainz. Il pilota olandese, leader del Mondiale, allunga in classifica sul britannico (+19 punti)
La 18esima prova del Mondiale di Formula Uno va a Max Verstappen su Red Bull. Il pilota olandese vince il Gp del Messico lasciando alle spalle il suo rivale per il titolo, Lewis Hamilton su Mercedes. Terzo il messicano, acclamatissimo Sergio Perez, anche lui su Red Bull. Quarto Pierre Gasly su AlphaTauri, quinta la Ferrari di Charles Leclerc e sesto il compagno di squadra Carlos Sainz .
Con la vittoria in Messico, Verstappen porta a 19 punti il suo vantaggio nel Mondiale su Hamilton. Sul circuito della capitale sono andati a punti anche Sebastian Vettel (Aston Martin, settimo), Kimi Raikkonen (Alfa Romeo, ottavo), Fernando Alonso (Alpine, nono) e Lando Norris (McLaren, decimo).
La 18esima prova del Mondiale di Formula Uno va a Max Verstappen su Red Bull. Il pilota olandese vince il Gp del Messico lasciando alle spalle il suo rivale per il titolo, Lewis Hamilton su Mercedes. Terzo il messicano, acclamatissimo Sergio Perez, anche lui su Red Bull. Quarto Pierre Gasly su AlphaTauri, quinta la Ferrari di Charles Leclerc e sesto il compagno di squadra Carlos Sainz .
Con la vittoria in Messico, Verstappen porta a 19 punti il suo vantaggio nel Mondiale su Hamilton. Sul circuito della capitale sono andati a punti anche Sebastian Vettel (Aston Martin, settimo), Kimi Raikkonen (Alfa Romeo, ottavo), Fernando Alonso (Alpine, nono) e Lando Norris (McLaren, decimo).
Ora mancano soltanto quattro gran premi ed il prossimo, in calendario fra sette giorni di Brasile, vede ancora favorite le monoposto di Milton Keynes. Anche sul fronte costruttori, la Red Bull può sorridere. Ha ridotto lo svantaggio ad un solo punto dalla Mercedes, che nelle ultime prove ha compromesso la sua leadership.
Ancora una volta la scuderia di Brackley ha avuto in Bottas il suo tallone d’Achille. Quando non sbaglia il team, ci pensa il pilota. Forse l’ipotesi paventata da radio-paddock di una possibile sostituzione con George Russell in vista del rush finale, non era così sbagliata. Una mossa eticamente discutibile, ma la classe e la fame del giovane talento inglese avrebbero magari creato qualche grattacapo in più alla concorrenza.
Lungi dal togliere i meriti a Valtteri per alcuni acuti, ma il suo rendimento è decisamente oscillante: da top a flop in un nano secondo. A differenza di Perez che sta dimostrando una maggiore costanza, che sfrutta al meglio il potenziale della Red Bull.